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1. | € 13,00 | EAN-13: 9788806265908 Raja Shehadeh Che cosa teme Israele dalla Palestina?
Edizione: | Einaudi, 2024 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 13,00 | Descrizione | Che cosa teme Israele dalla Palestina?: Lo Stato di Israele venne formato nel 1948, dando luogo alla Nakba o «catastrofe»: la rimozione della nazione palestinese, causa di fratture che continuano a sfociare in forme tragiche e violente anche oggi. Negli anni che sono seguiti, mentre il muro di Berlino crollava e il Sudafrica aboliva l'apartheid, il governo israeliano ha rifiutato ogni opportunità di riconciliazione con la Palestina. Ma per Raja Shehadeh, avvocato dei diritti umani e uno dei più importanti scrittori palestinesi, ciò non significa che le due nazioni non possano lavorare insieme come partner sulla strada della pace. à di questo punto di vista nuovo che oggi abbiamo davvero bisogno. «Raja Shehadeh - ci ricorda Rachel Kushner - é un salvagente in un mare di desolazione». | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 17,50 | EAN-13: 9788832905175 Raja Shehadeh Diari dell'occupazione
Edizione: | Castelvecchi, 2021 | Collana: | Nodi | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 17,50 | Descrizione | Descrizione del libroFare un picnic sotto lo sguardo sospettoso dei soldati israeliani, affrontare estenuanti posti di blocco per visitare un parente o per vedere i graffiti di Banksy sul Muro di Betlemme, sperare che la propria posta non venga intercettata, andare a lavoro sotto la minaccia costante delle aggressioni dei coloni. I diari di Raja Shehadeh, scrittore, avvocato e fondatore dell'associazione per la difesa dei diritti umani al-Haq, raccontano la vita quotidiana nei territori di Gaza e Cisgiordania dal 2009 al 2011. Sono gli anni in cui le condizioni di vita nelle aree occupate peggiorano drasticamente con l'inasprirsi del controllo israeliano, mentre l'Autorità nazionale palestinese lotta per ottenere riconoscimento come membro osservatore all'Onu e la Primavera araba inizia a scuotere gli equilibri del Medio Oriente. Con gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, l'autore passeggia per le strade di Ramallah, cura il proprio giardino, raccoglie le storie dei vicini, lotta ogni giorno con la sua frustrazione, costretto a confrontare le speranze pacifiste del padre, assassinato nel 1985, con l'assenza di ogni credibile prospettiva di cambiamento. In questo quotidiano intriso di dolore e di angoscia per il futuro, la scrittura di Shehadeh sa aprire squarci di luce, e testimonia l'ostinazione di uno sguardo che non vuole cedere alla rabbia e arrendersi alla disperazione. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 18,50 | EAN-13: 9788876159756 Raja Shehadeh Diari dell'occupazione
Edizione: | Castelvecchi, 2014 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 18,50 | Descrizione | Fare un picnic sotto lo sguardo sospettoso dei soldati israeliani, affrontare estenuanti posti di blocco per visitare un parente o per vedere i graffiti di Banksy sul Muro di Betlemme, sperare che la propria posta non venga intercettata, andare a lavoro sotto la minaccia costante delle aggressioni dei coloni. I diari di Raja Shehadeh, scrittore, avvocato e fondatore dell'associazione per la difesa dei diritti umani al-Haq, raccontano la vita quotidiana nei territori di Gaza e Cisgiordania dal 2009 al 2011. Sono gli anni in cui le condizioni di vita nelle aree occupate peggiorano drasticamente con l'inasprirsi del controllo israeliano, mentre l'Autorità nazionale palestinese lotta per ottenere riconoscimento come membro osservatore all'Onu e la Primavera araba inizia a scuotere gli equilibri del Medio Oriente. Con gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, l'autore passeggia per le strade di Ramallah, cura il proprio giardino, raccoglie le storie dei vicini, lotta ogni giorno con la sua frustrazione, costretto a confrontare le speranze pacifiste del padre, assassinato nel 1985, con l'assenza di ogni credibile prospettiva di cambiamento. In questo quotidiano intriso di dolore e di angoscia per il futuro, la scrittura di Shehadeh sa aprire squarci di luce, e testimonia l'ostinazione di uno sguardo che non vuole cedere alla rabbia e arrendersi alla disperazione. | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 19,00 | EAN-13: 9788860406354 Raja Shehadeh Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare
Edizione: | EDT, 2010 | Collana: | Biblioteca di Ulisse | Tempi di rifornimento | Nessuna informazione sulla tempistica di fornitura | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 19,00 | Descrizione | Quando Raja Shehadeh, avvocato discendente da un'antica famiglia palestinese, ha iniziato le camminate sui sentieri della sua terra, negli anni '70, non sapeva ancora di trovarsi di fronte a un paesaggio che stava per scomparire. Quelle stesse colline che per tutta l'infanzia aveva considerato il suo giardino personale - il luogo dove andare a giocare, a riposare o in cui abbandonarsi a un vagabondaggio ristoratore, seguendo un'antica tradizione locale - quelle stesse colline che per il loro carattere arcaico e apparentemente immobile avrebbero potuto apparire familiari a un contemporaneo di Cristo, stavano infatti per essere invase da una colata di cemento che ne avrebbe alterato per sempre l'aspetto e il significato, devastando un'incomparabile ricchezza naturale e paesaggistica. Le sette camminate nel paesaggio della Palestina che Shehadeh racconta in questo libro si svolgono attraverso gli ultimi trent'anni di storia della regione; ognuna di esse racconta un diverso aspetto del paesaggio della cosiddetta Cisgiordania, e si svolge in un diverso momento della sua drammatica vicenda storica. Passo dopo passo, pagina dopo pagina, il racconto si colora di tinte drammatiche e si popola dei fantasmi sempre più reali dell'emigrazione, della guerra e della colonizzazione selvaggia; il terreno delle lunghe camminate si fa sempre più frammentato da fili spinati, posti di blocco e muri invalicabili, fino all'irrompere sulla scena dell'ombra minacciosa del fondamentalismo. | Aggiungi al Carrello |
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